Intenso e bellissimo, uno dei più bei drappelloni che io abbia mai visto quello dipinto da Tommaso Andreini e presentato il 26 Giugno, presso il Cortile del Podestà del Comune di Siena, con il tufo in Piazza fresco fresco di stesura, ad aprire ufficialmente il capitolo Palio del 2 Luglio.
Un drappellone piuttosto “nuovo” per gli standard, ispirato alla metafica di De Chirico e alla sue muse a “manichino” che tanto mi piacevano e mi incuriosivano da bambina, quelle con la testa fatta a pallone, immobili, silenziose e impassibili. Un dipinto studiato e ben composto, surrealista e denso di significato, con il cuore rosso dei senesi che esce sotto la nostra proverbiale armatura impenetrabile, a volte ai limite del sopportabile, ma scardinata quella, Siena ti apre il Cuore. Due le figure umane decostruite, una al centro del dipinto, con la struttura della testa in metallo e il cuore rosso ben visibile, simbolo di forza, pietas e solidarietà verso il prossimo, che ne porta in spalla tenendola per le gambe una seconda, senza testa e apparentemente esanime. Poi i tre cavalli rampanti sulla parte superiore, belli, fieri e disposti armonicamente fino a raggiungere l’iconica figura della Madonna, anche loro che lasciano intravedere la loro “intelaiatura di metallo”, destrutturati come le figure umane sotto, sorrette e accolte da un coro di angeli, con le ali spiegate e le mani alzate per toccare lui, questa figura surreale avvolta da un drappo bianco in basso, che lo fa assomigliare a un “Cristo” metafisico e postmoderno, che con il cuore grande si fa carico degli altri.
Le contrade infine sono ordinate e rappresentate su di una banda a semicerchio color oro, nella parte finale che va a chiudere il dipinto. Prima contrada il Brucone, la mia… per cui ringrazio vivamente l’artista, sperando che questo sia di buon auspicio per l’ordine di arrivo, perchè questo bel cencio arrivi a chiarine spiegate in via del Comune!!!
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